storie di vita vissuta

venerdì, marzo 02, 2007

La fine del decapullismo



Con l'inizio della nuova era, detta "Nuova Era" si tende appunto a indicare quell'era nuova che segna il passaggio dal decapullismo al pullismo avanzato o pullismo-analismo che non va confuso con l'analismo o l'analgramma o con l'analgenesi.
Questo periodo è segnato da una profonda trasformazione dei costumi sociali con sostanziale cambiamento del punto di vista riguardo al punto di vista. Si credeva in precedenza che il suddetto fosse una cosa soggettiva ma col pullismo avanzato si tende ad oggettivare l'azione portando il tutto ad una congiunzione che tende a Mastella come un gay che va a visitare la Playboy Mansion.
L'archetipo di questa nuova generazione di avanguardisti è colui che colto e raffinato sa anche discernere ciò che è puramente tamarro da una macchina di bolzo per esempio. Con la precedente affermazione che vale come insinuazione a ricondurre alla fine di qual cosa che porta in realtà le maestre a soggiogare i futuri ministri plenipotenziari in una sorta di Skinner Box che porta la loro stessa essenza in un paradiso indigente e convulso. La mente in questi artisti ora tende ad aprirsi ad orizzonti più ampi del solo aspetto puramente visimo e sentimentale portando ad una concezione che è esatta solo nel qual caso ci sia una congiunzione astrale che porta ad intendere una cosa come essenza di quello che è che può essere solo in circostanze del tutto incausate o causali.
La concezione di punto di questo è che probabilmente ora mi ritrovo alle dieci di sera davanti ad un piccì a smorzare la tensione di una giornata parzialmente pesante e in previsione di una ancora peggiore a teorizzare vaghi sentimenti che possono portare solo a dimostrare che la mia sanità mentale non è totalmente uniformata al concetto puro e semplice di sanità. Non è che io voglia insinuare nulla circa le possibile costanti che possono portare a questo soggettivismo esagerato della visione della cosa in quanto essa stessa. Non è un  tentativo isolato di far credere che qualcosa che in realtà è un'altra possa d'un tratto oggettivarsi in forma concreta e tangibile.

La realtà piu concreta e tangibile è quindi qualcosa da ricercare in una essenza piu profonda che tende a rivelarsi solo in condizioni di ampia apertura mentale a situazioni non del tutto soggette al nostro controllo o solamente in parte ad esso.